Halloween: una festa antica e moderna
All Hallows Even: la Vigilia di Tutti i Santi. Samain: l'antichissimo Capodanno Celtico. Il giorno in cui, secondo una tradizione precristiana e preceltica diffusa in tutta Europa, si rompono le barriere fra il mondo dei viventi e quello delle ombre, dei defunti, degli esseri sovrannaturali che popolano l'immaginario di tutte le culture.
Sembrerebbe una festa "nuova", importata dagli Stati Uniti (dove è maggiormente diffusa), e invece no. Halloween appartiene ad una tradizione legata al Giorno dei Morti sin da tempi antichissimi; in alcune regioni italiane, come l'Emilia-Romagna, le Marche e, in minor misura, la Toscana, si è diffusa grazie agli insediamenti celti (i Galli Boi e Senoni) prima della conquista romana, ma anche al centro e sud Italia troviamo tracce ed esempi di rituali legati a questa ricorrenza; ciò significa che le candele accese sui davanzali delle finestre per indicare la via verso casa agli spiriti dei defunti, le zucche intagliate con smorfie bizzarre per esorcizzare i dispetti delle forze oscure e misteriose, i letti lasciati liberi per farvi riposare i propri cari che non ci sono più la mattina del 2 novembre, appartengono ad una "cultura folclorica" comune ed estesa.
Oggi, però, la festa di Halloween è diventata una ghiotta occasione di guadagno per negozi e locali che si apprestano a festeggiarla, adeguandosi ai desideri dei più piccoli (e non solo) a cui questa festività è molto gradita. Altri ritengono sia giusto abolirla, sia perché si sta trasformando in una festa prettamente commerciale e consumistica, snaturando il suo primitivo significato, oppure perché si tratta di una festa naturalmente non cristiana, anche se in qualche modo collegata alle successive giornate del 1 e 2 novembre. Infine, si potrebbe anche pensare che Halloween possa aver distolto l'attenzione dalla festività di novembre che ha maggior importanza, ovvero il Giorno di Tutti i Santi, di cui è la vigilia.
Voi cosa ne pensate?
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