(Cfr il vangelo di Giovanni 3, 1 ss) Nicodemo era un uomo buono che voleva bene a Dio e desiderava essergli obbediente. Per far questo leggeva e studiava spesso la Bibbia, che è il libro dove si racconta il dialogo di Dio con il suo popolo nella storia. Un giorno Gesù lo incontrò proprio mentre stava leggendo e meditando quelle letture sante e ne fu ammirato. Allora Gesù disse a Nicodèmo: ”Ti voglio dire una cosa molto importante. Hai letto l’episodio del nostro popolo narrato nel libro dei Numeri, quando durante il cammino nel deserto molte persone furono morsicate da serpenti velenosi e stavano per morire? In quel giorno Mosè, la guida del popolo, chiese aiuto a Dio per avere una soluzione. Dio gli disse: 'fai questo segno: poni un serpente morto sopra un bastone alto di legno. Poi dì agli israeliti di guardare quel segno dato da Dio. Chi lo guarderà con fede sarà salvo'. Ecco lo ricordi Nicodemo?”. “Si” rispose quell’uomo buono.
Allore Gesù continuò: “ Bene ora voglio dirti che quel segno di salvezza, in realtà, è come un anticipo di quel grande segno di salvezza che Dio vuole proporre a tutti gli uomini di oggi. Il segno è questo: “Io sarò crocifisso sopra il legno della croce. Chi mi guarderà con fede troverà salvezza per la sua vita e per la vita eterna.
Questo fatto che accadrà tra poco vuole essere un segno dell’amore di Dio a favore di tutta le gente. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” Detto questo i due si salutarono. Nicodemo però se ne andò curioso di vedere un giorno quel segno grande che è la croce di Gesù.
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