Beato Nevolone |
03-06-2012 | |
La vita di Nevolone fu quella di un laico che di mestiere esercitava la professione di calzolaio. Non si conosce di preciso la sua data di nascita, che comunque si presume intorno al 1200, mentre si sa che morì a Faenza il 27 Luglio 1280. La sua conversione sta all’origine di tutta la sua vita; a circa 20 anni, da una vita comune e mondana a motivo di una malattia Nevolone si converte e decide un cambiamento di vita radicale donando tutti i suoi beni ai poveri. Terziario Francescano, condusse una vita molto rigida e austera intessuta di preghiera e penitenza, seguendo in modo esemplare gli ideali di San Francesco. Numerosi i suoi pellegrinaggi: a Roma, Monte sant’Angelo in Puglia e tanti altri, ma per ben 11 volte si recò a Santiago di Compostella. Nevolone partecipa alle funzioni, alle opere di carità, nel lavoro ha i suoi rapporti con i cittadini dove si impegna nell’aiuto ai poveri e nelle opere di pacificazione beneficando tanti con la sua bontà. Il popolo, pur vedendolo come un laico come tanti altri, lo considerava come un “suo” santo. La sua fama di santità fu da subito tale che l’intera popolazione e il clero faentino ne portarono in processione il corpo nella cattedrale, dove è tuttora conservato. Dal 1331 è rivendicato come patrono dei ciabattini della città romagnola. Ben presto sulla sua tomba, visitata da tantissime persone, si verificarono diversi miracoli, al punto da dover incaricare una persona che esercitasse la figura di sorvegliante. Il culto è stato confermato da papa Pio VII il 4 giugno 1817. La sua memoria si celebra il 27 luglio.
Diocesi di
Faenza – Modigliana: Germogli di Santità della nostra terra
Beato Nevolone
Se lui è diventato santo, perché non posso diventarlo anch’io? Commenti (0)
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