briciola 18-01-2013 |
18-01-2013 | |
UNITA' DEI CRISTIANI - 1
Camminare in dialogo. Riflettiamo sull’importanza della prassi del dialogo e della
conversazione quale strumento per superare le barriere. Sia nell’ecumenismo che nella lotta per la
liberazione dei popoli in tutto il globo, la capacità nel parlare e nell’ascoltare è riconosciuta come
elemento essenziale. Nella conversazione autentica possiamo riconoscere più chiaramente Cristo.
Commenti (2)
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Scritto da C., 20 gennaio 2013, 14:32 ... Scritto da ..., 19 gennaio 2013, 15:00
Metterci impegno nel dialogo sopratutto fra varie culture e religioni è ammirevole e importante ma mi chiedo e rifletto:..."considerato che moltissime volte non sappiamo dialogare nemmeno fra persone della stessa cultura e religione !!!! COME FARE????Forse dovremmo prima ripartire dall'impegno a costruire un dialogo fra noi (visto che tante volte parliamo e agiamo in modi disparati......o non dialoghiamo o ci confrontiamo proprio)...per avviarci a un DIALOGO PIU' ALLARGATO!!!altrimenti ritengo,sia come pretendere di saper andare in bicicletta ..senza prima aver imparato a camminare ..O NO ?????
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non devono essere cercati
e conquistati,
ma attesi. «I sogni di oggi sono il futuro che muove il presente» diceva l’indimenticato padre Giovanni Vannucci.
Il giorno-per-giorno è il test più affidabile per mostrare la qualità della nostra vita e lo spirito da cui
è animata. È qui che occorre dimostrare la verità
di parole d’ordine come: «Essere ciò che si è. Dire
ciò che si crede. Credere ciò che si predica. Vivere
ciò che si proclama. Fino alle ultime conseguenze
e nelle piccolezze della vita quotidiana».
La fedeltà vissuta giorno per giorno viene a essere
uno dei principali criteri di autenticità. Perché
«quelli che possiedono il messaggio di liberazione
non sono gli stessi che liberano realmente».
Dimmi come vivi una giornata comune, una giornata qualsiasi, e ti dirò se è valido il tuo sogno di
un domani diverso..............
riflessioni tratte da un'intervista a :
(Pedro Casaldaliga, vescovo brasiliano, e Josè Maria Vigil, teologo, )