briciola 08-12-2013 |
08-12-2013 | |
L'8
dicembre,
festa
dell'Immacolata,
in
tutta
Italia
e
anche
nella
nostra
parrocchia
l'Azione
cattolica
rinnova
la
sua
adesione.
Grazie
per
il
vostro
Sì,
grazie
a
tutti
i
soci
dai
piccolissimi
agli
anziani,
dalle
famiglie
agli
educatori.
"Anche la nostra chiesa diocesana ha tanto da guadagnare dalla presenza di un'AC viva, forte e bella. Ci guadagna una scuola di spiritualità e responsabilità laicale, una proposta formativa articolata che accompagna tutta la vita, una presenza laicale che può spingere la parrocchia ad essere più missionaria..." (dalla lettera del vescovo sull'AC) "Per me la piccola Chiesa che mi aiutò a capire la grande Chiesa, e a restare in essa, fu la Gioventù di Azione Cattolica, la GIAC come si diceva allora. Mi prese per mano, camminò con me, mi nutrì della Parola, mi diede l'amicizia, mi insegnò a lottare, mi fece conoscere il Cristo, mi inserì vivente in una realtà vivente. Posso dire, e mi sembra di essere nel giusto, che come la famiglia era stata la sorgente, così la piccola comunità di Gioventù fu l'alveo del fiume in cui imparai a nuotare. Quale aiuto fu per me la comunità che avevo trovato! E che sarebbe stato di me se non l'avessi trovata? Al solo pensarci mi prende la paura. Mi diede proprio quello che la mia famiglia, ormai vecchia, non poteva più darmi... L'Azione Cattolica mi obbligò a una catechesi nuova, più matura, più aderente ai tempi, mi trasmise la grande idea dell'apostolato dei laici e mi presentò la Chiesa come Popolo di Dio e non come la solita e antiquata piramide clericale. Ma ciò che più mi diede fu il senso e il calore della comunità. La Chiesa non era più per me il muro della parrocchia, dove si andava a fare le cose obbligate, ufficiali, ma una comunità di fratelli che conoscevo per nome e che con me facevano un cammino di fede e di amore. Lì conobbi l'amicizia basata sulla fede comune, l'impegno in un lavoro comune, non più prerogativa del clero, ma dono dato a tutti, la dignità della professione e della famiglia come autentica vocazione. A poco a poco la comunità mi aiutò a prendere le mie responsabilità, mi suggerì i primi impegni, mi insegnò a pubblicare i giornali e a scrivere in difesa della fede, mi diede il gusto della Parola e mi insegnò a proclamarla nelle adunanze. E siccome ero impreparato, mi suggerì sempre l'umiltà dello studio e la meditazione quotidiana sui Testi. Dopo alcuni anni mi trovai cambiato, col cuore pieno di valori nuovi e con una grande voglia di fare". (Carlo Carretto) Che cosa è l'Azione Cattolica? Ne abbiamo parlato molto, ma mi pare che sia soprattutto una realtà di cristiani che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme nel nome del Signore, che sono amici: e questa rete di uomini e donne che lavorano in tutte le diocesi, e di giovani, e di adulti, e di ragazzi e di fanciulli, che in tutta la Chiesa italiana con concordia, con uno spirito comune, senza troppe ormai sovrastrutture organizzative, ma veramente essendo sempre più un cuor solo e un'anima sola cercano di servire la Chiesa. E questa è la grande cosa. Perché noi serviamo l'AC non poi perché c'interessa di fare grande l'AC, noi serviamo l'AC perché c'interessa di rendere nella Chiesa il servizio che ci è chiesto per tutti i fratelli. E questa credo sia la cosa veramente importante. (Vittorio Bachelet) Commenti (0)
Scrivi un commento
|