Le briciole di Miryam - don Ricciotti Saurino
03-08-2008
Mi piace chiamarti così, Miryam dell'Eucaristia, perché penso che ogni volta che ricevo il Corpo di Gesù partecipo alla tua esistenza.
Chi l'avrebbe detto che dal delicato corpo di una piccola donna di Nazaret, donato interamente all'Onnipotente, sarebbe venuto il nutrimento di intere generazioni di cristiani?
È stato come se l'onnipotenza di Dio avesse voluto ringraziarti per quell'offerta facendola a sua volta diventare un dono ed un esempio per noi, e compensarci oltre misura di quella integrità perduta a causa della nostra fame di superbia!
Perché Dio ti ha scelta come madre del Figlio Suo?
Certamente perché sapeva a quale stampo Lo affidava, a quale matrice consegnava il compito di intessere le fibre, a quale modello lasciava in custodia il Figlio Suo prediletto. Una matrice perfetta nella sua femminilità, un modello esemplare nell'integrità morale, uno stampo preciso nei sentimenti verso il divino e verso l'umanità.
Oggi diremmo... una matrice senza difetto, Immacolata.
L'icona perfetta dell'Amore!
Quel Corpo che ricevo ha i tuoi lineamenti umani, semplici ma perfetti, la tua dolcezza adolescente che incanta senza turbare, la bellezza materna che rapisce senza distogliere, l'elegante femminilità che innamora senza sconvolgere.
Un figlio è il sogno di ogni mamma, ma il tuo è stato un sogno speciale perché condiviso con il tuo Dio. Un sogno da Dio... poter tenere tra le braccia un bimbo dalle fattezze umane e con lo Spirito di Dio.
Cosa vedevano i tuoi occhi? Le sembianze umane o lo Spirito?
Una volta mamma mi ha detto: "Ho imparato a vedere l'anima dei miei figli". Allora ho pensato a te che, dal primo momento nel quale hai avuto tra le braccia quel Bambino, hai cercato di scoprire tra le pieghe dell'umanità i segni del divino.
Forse hai pensato che il Suo vagito fosse la sofferenza del cielo, il Suo sorriso la compiacenza del Padre, il Suo abbraccio la tenerezza dell'Altissimo, il Suo riposo la quiete dell'Amore, i Suoi occhi la finestra dell'Eterno, i Suoi capricci la difficoltà di un'armonia tra Creatore e creatura, la Sua obbedienza la condivisione del Re dell'universo.
Ma il tuo interrogativo costante e la tua ricerca affannosa non hanno mai trovato soddisfazione se non nelle parole dell'Angelo e nel sostegno della tua fede incrollabile.
È anche il nostro dilemma ogni volta che ci accostiamo all'Eucaristia, quando riceviamo un pezzo di pane e vorremmo scoprire i segni del divino. Ma a noi, come a te, non è dato di trovare forza e certezza se non nelle parole di Gesù.
Miryam dell'Eucaristia, fa' che il nostro cuore intuisca ciò che gli occhi non vedono.
Miryam dell'Eucaristia, fa' che anche nelle realtà terrene riusciamo a scorgere lo Spinto del Dio che ama, sorregge e fa vivere. Il cuore del mondo non è la materia che vediamo, ma la forza che celatamente lo tiene in vita.
Miryam dell'Eucaristia, aiutaci ad andare oltre le apparenze, aiutaci a scoprire l'umiltà di un Dio che si nasconde per non stordirci con la Sua presenza, aiutaci a non curiosare tra le briciole di un pane, ma a saper riconoscere nella semplicità di un fragile segno il dono immenso della presenza di Dio.
Miryam, dacci i tuoi sentimenti...
Solo così potremo essere in perfetta sintonia con Colui che riceviamo!
Solo così potremo essere certi che Lui si senta degnamente accolto!

don Ricciotti Saurino

Editore: N.E.D. Srl (2005)

[Incipit inviato da Laura]
 Commenti (0)Add Comment

 Scrivi un commento
quote
bold
italicize
underline
strike
url
image
quote
quote

security code
Trascrivi nello spazio sottostante i caratteri che appaiono nella riga qui sopra e procedi all’invio del commento, ma tieni presente che questo vuole essere uno spazio di confronto positivo, quindi eventuali messaggi con spirito polemico o contenenti offese, insulti o termini non consoni allo spirito del sito saranno rimossi.


Powered by Azrul's Jom Comment
busy