Il pianeta si salva giocando...
17-09-2008
I giochi e l'immaginazione di adulti e bambini come radice della salvezza ambientale del nostro pianeta… i versi del primo libro della saga "Il Signore degli Anelli" dedicati al Re Aragorn erede di Isildur dicono: "Le radici profonde non gelano". Il gruppo Giocacr della parrocchia del Paradiso di Faenza ha preso alla lettera le parole dell'antica profezia tolkeniana e ha organizzato un'intensa giornata di divertimenti e merenda che culminerà in una gran festa serale che comprende nel programma anche alcune piccole rappresentazioni teatrali organizzate dai bambini. I ragazzi, coordinati dagli animatori e dal parroco don Massimo, sono suddivisi in tre gruppi a seconda delle età: i ragazzi delle Medie fanno parte della "Compagnia", quelli che frequentano quarta e quinta elementare dell'ACR Festa, mentre i bambini più piccoli di prima, seconda e terza si chiamano ACR Junior. Il nome di questa iniziativa è "www.salviamoilCreato.noi". E' ispirata ad un episodio del Signore degli Anelli che narra della rivolta degli Ent e degli Ucorni, Pastori d'alberi, contro la perfida fortezza di Isengard dove lo stregone Saruman progetta una sistematica distruzione del vecchio bosco per creare nuove macchine da guerra ed un terribile esercito di Uruk- hai.
Rivolgo adesso un paio di domande a Davide, presidente dell'azione Cattolica e coordinatore dell'ACR, e a don Massimo, sull'appuntamento del 5 settembre:
D: - Partiamo dallo spunto "fantastico" che ha dato un tocco di forza e originalità all'iniziativa. Perché prendere come tema della giornata proprio un episodio del Signore degli Anelli, e non per esempio un fatto di cronaca? Forse, a volte, il fantastico fa riflettere più del reale?
R (don Massimo) :- Il fantastico è sicuramente un "apripista" che ci permette di affacciarci a finestre che rifuggono dalle banalità o dalla forzata negatività che molto spesso i mezzi d'informazione e le cronache "reali" ci propongono. Esso ci permette di vedere le cose in modo non certo più rassicurante (anzi, talvolta può essere anche pericoloso), ma più sincero.
D:- Il titolo dell'iniziativa termina con un "punto noi" che sottintende due cose: che noi ci "autosalviamo", facendo parte del Creato stesso, e che possiamo contribuire alla sua salvezza, insieme e singolarmente?
R (Davide):- Certo, è proprio così. Abbiamo scelto il tema della salvaguardia dell'ambiente non solo perché è un argomento sempre attuale e pressante, ma anche perché il giorno di apertura del Giocacr (il 1 settembre) era la Giornata Mondiale dedicata all'Ambiente. Durante il Giocacr abbiamo organizzato sfide sportive (pallavolo, calcio, basket…) e attività creative (ad esempio il teatro) per sviluppare le capacità dei ragazzi, la loro energia, e per educarli, giocando e socializzando, ad avere rispetto del pianeta in cui sono nati, e a coltivarlo per tutta la vita.
Il Giocacr si conclude il 5 settembre con una grande festa finale, ma don Massimo dice: "Si è aperta una strada da seguire sempre…"
Anch'io spero di potervi salutare ancora, nel futuro più lontano, dall'alto delle fronde di Barbalbero…oops, volevo dire Fangorn!

Fede G.
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