LA PIENA DISPONIBILITA’ (omelia)
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Il brano della guarigione del cieco di Gerico,
Bartimeo, è innanzitutto un brano che ci mostra il vero discepolo al seguito di
Gesù.
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In questa giornata della consacrazione della
nostra chiesa, noi cogliamo l’invito a compiere un’opea di santificazione nelle
persone e in noi stessi. Una volta si diceva anche ‘cammino di perfezione’,
oggi potremmo dire cammino di realizzazione o di pienezza della nostra vita. E’
un’opera magnifica, l’opera educativa più seria della nostra umanità. Come
educatori, ma anche come singoli intraprendiamo questo cammino di
santificazione realizzazione, attraverso l’educazione alla fede.
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Papa Benedetto nella ‘porta fidei’ afferma che
la ‘porta
della fede è sempre aperta’, un po’ come è stato per Bartimeo. Gesù è
passato nelle vie di Gerico , così DIO PASSA nelle nostre giornate per
incontrarci e salvarci. Abbiamo l’opportunità di aderirgli, mostrandogli le
nostre cecità. Certo si tratta di passare per quella ‘porta’ che si chiama
fede.
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Ma Bartimeo fa un passo in avanti rispetto al
‘giovane ricco’, ai figli di Zebedeo, ecc.. Ascoltiamo ancora papa Benedetto: “Nella
misura della sua libera disponibilità, i pensieri e gli affetti, la mentalità e
il comportamento dell’uomo vengono lentamente purificati e trasformati, in un
cammino mai compiutamente terminato in questa vita.”
(Porta fidei 6) Ecco la PIENA DISPONIBILITA’
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Vediamo i gesti di questa disponibilità di
Bartimeo, i segni che denotano una fede più matura, più vera e profonda, più
viva.
o Egli
LASCIA IL MANTELLO, ovvero è capace di lasciare le PROPRIE COSE. Cos’era questo
mantello? Un ricordo, un lusso, una necessità vitale? Eppure egli è stato
capace di lasciarlo. Ricordiamo come un tempo, tra i primi cristiani, c’era la
disponibilità di lasciare i propri beni 44Tutti i
credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45vendevano
le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di
ciascuno. (At 2)
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Parentesi: In questo senso si
può parlare di beni della chiesa, non come arricchimento personale, ma
nell’ottica di donazioni da utilizzare per il sostentamento delle strutture
necessarie al culto e alla pastorale e per le necessità dei poveri. IN questo
senso si accettano critiche e critiche costruttive.
o Bartimeo
BALZA IN PIEDI, ovvero è PRONTO AD ANDARE. Dove? Ma innanzitutto è pronto a
muoversi e ad andare, contro la tentazione di chiudersi (come avranno gli
apostoli dopo la morte di Gesù, per paura delle persecuzioni). C’è spesso la
tentazione della pigrizia e del chiudersi in casa. Papa Benedetto auspica ancora: “La “fede che si rende operosa per mezzo della
carità” (Gal 5,6) diventa un nuovo
criterio di intelligenza e di azione che cambia tutta la vita dell’uomo”
(Porta fidei, 6)
o Egli
GRIDA. Non è tanto un urlare per far rumore o per rabbia. E’ una esternazione
chiara e forte, pubblica del proprio pensiero. Ora non ci è chiesto di ‘gridare
il nome di Gesù’ come fa l’arrotino quando arriva a casa nostra, ma di avere
una fede estroversa, che accetta il confronto. Comunque è un invito ad usare la
sincerità e la franchezza più che il sotterfugio, la maldicenza, il
chiacchiericcio sottobanco.
o Infine
Bartimeo CHIEDE, ma cosa chiede? Prima chiede ‘ABBI PIETA’ DI ME’ , poi ad
un0lteriroe richiesta di Gesù potrà chiedere anche la VISTA. Diciamo che chiede
prima il bene dello spirito, poi il bene del corpo. Gesù gli accorderà la
SALVEZZA, che è il bene totale della persona, che include il dono della vista,
ma che più in generale è quella situazione di BEN-ESSERE attuale o di PROMESSA
DI ETERNITA’ che Gesù può donare.
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LA PIENA DISPONIBILITA’: è questo il criterio di
misura di una fede viva.
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